Finalmente rettrici e rettori danno parere negativo ai tagli

Recentemente, il Ministero dell'Università e della Ricerca ha proposto significativi tagli al Fondo di Finanziamento Ordinario degli atenei. Nonostante ciò, la Ministra Bernini ha successivamente negato l'autenticità del documento ufficiale, definendolo come il risultato di "indiscrezioni". Questa situazione ha scatenato una forte opposizione da parte delle associazioni studentesche, dell'ADI e della Conferenza dei Rettori e delle Rettrici (CRUI). La CRUI ha ora ufficialmente denunciato la mancanza di risorse finanziarie, sottolineando l'impossibilità per gli atenei di operare efficacemente. Fino ad oggi, il Ministero ha ignorato le proteste di studenti, professori e rettori. Si invita le università a reagire contro la gestione del MUR e della Ministra Bernini.

Il Governo dà parere contrario ai nostri diritti

Il 16 luglio 2024, gli/le Onorevoli Grimaldi, Piccolotti, Zanella, Bonelli, Borrelli, Dori, Fratoianni, Ghirra, Mari e Zaratti hanno fatto un intervento parlamentare per chiedere immediata attuazione della legge sul contratto di ricerca, a cui è stato dato parere contrario. L'opposizione chiedeva che venisse messa in atto la legge 79, con l'introduzione di un'unica figura del pre-ruolo. Il gruppo di lavoro istituito dal Ministero sta invece prefigurando una riforma in cui verranno introdotte sei figure precarie: il contratto di ricerca, un contratto di post-dottorato, l’assistente alla ricerca senior, l’assistente alla ricerca junior, il “professore aggiunto”, e infine il contratto per studenti. Un disegno inaccettabile, senza alcuna giustificazione. A cui noi ci opporremo in ogni modo.

Il Governo taglia 300 milioni all'Università

Il decreto 2024 sul FFO delle università introduce nuovi tagli: -190 milioni alla "quota base" e -100 milioni alla "quota premiale". La "quota di salvaguardia" viene invertita al -4%, consentendo riduzioni dei finanziamenti per singole università. Il budget complessivo scende da 9,2 miliardi nel 2023 a 9 miliardi nel 2024, con aumenti solo per gli incrementi salariali del personale. La Ministra Bernini e la Premier Meloni hanno ulteriormente ridotto il già limitato budget universitario, un fatto vergognoso rispetto ad altri paesi. Già nel 2023, il CUN e altri attori istituzionali avevano denunciato la carenza di risorse, aggravata dall'aumento dei costi. Le politiche di Bernini e Meloni rischiano di compromettere i bilanci delle università e il futuro del Paese.

La Ministra Bernini convoca gli amici: calpesta la democrazia e ignora il CUN

La Ministra Bernini ha convocato l’ennesimo gruppo di lavoro, questa volta per riformare complessivamente il sistema universitario italiano. Ancora una volta, Anna Maria Bernini si rende responsabile di un completo spregio delle dinamiche democratiche, ignorando deliberatamente l’autonomia del sistema universitario che tanto proclama solo quando si tratta di precarizzare il nostro lavoro e le nostre vite.

Bernini: "Io non ho mai detto bugie” ma nemmeno la verità

La Ministra dell’Università e della Ricerca Anna Maria Bernini è stata audita dalla VII Commissione Cultura della Camera in merito alla conversione in legge del decreto-legge 31 maggio 2024, n. 71, che disciplina all’art. 15 l’ennesima proroga degli assegni di ricerca al 31 dicembre 2024. Vogliamo fare chiarezza su alcune delle dichiarazioni rilasciate dalla Ministra agli onorevoli interroganti - Manzi (PD) e Caso (M5S), alla luce dell’affermazione stessa di Bernini che ella non ha «mai detto bugie».

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